Risultati

Le voci di Bereguardo: storie di gentilezza senza tempo

Posted by Redazione on 13 Novembre 2024
0

In occasione della Giornata Mondiale della Gentilezza, abbiamo avuto l’opportunità di ascoltare alcune delle voci più sagge e preziose della nostra comunità: gli anziani dell’RSA di Bereguardo. Ogni testimonianza è stata un tuffo nella profondità di esperienze di vita, segnata da piccoli e grandi gesti di gentilezza che risuonano come consigli per le nuove generazioni. Tra racconti toccanti e consigli sinceri, emerge il valore inestimabile della gentilezza, vista come il filo invisibile che unisce e dà senso alla vita.

“La gentilezza è tutto”

Giuseppina, una signora che si definisce con modestia “semplice” per via della sua istruzione limitata, ha espresso con dolcezza e saggezza un sentimento universale: “La gentilezza è tutto. Essere gentili con tutti è la cosa migliore del mondo.” Nonostante la timidezza, il suo messaggio è forte e chiaro. Ha sottolineato quanto sia importante trattare gli altri con rispetto e affetto, specie le persone anziane che spesso vivono momenti di solitudine e vulnerabilità.

Giuseppina si è rivolta ai giovani con un appello accorato: “Non fate i bulli, ma trattate gli anziani con rispetto.” Le sue parole ricordano il valore del rispetto e l’importanza di costruire un mondo più compassionevole. E mentre parla, un pensiero va alla figlia, che ogni giorno si prende cura di lei con amore e dedizione: “Se non c’è lei, non ho nessuno.” Questo pensiero fa brillare gli occhi di Giuseppina, e nelle sue parole si legge l’immenso valore del legame familiare.

60 anni di amore e rispetto

Caterina e Manlio, una coppia unita da oltre 60 anni, hanno condiviso la loro visione della gentilezza come fondamento di una relazione lunga e felice. La loro storia è un esempio di come il rispetto reciproco e la comprensione possano sostenere l’amore attraverso il tempo e le sfide della vita.

Manlio, con la saggezza che deriva dall’esperienza, ha voluto mandare un messaggio ai più giovani: “La gentilezza è fondamentale, soprattutto per i giovani. Devono imparare a volersi bene e a non farsi coinvolgere nella droga.” Nella sua voce c’è una nota di preoccupazione, ma anche di speranza per le nuove generazioni.

Caterina, con un sorriso nostalgico, ha ricordato la madre, che le ha insegnato fin da piccola il valore dell’unione e del rispetto in famiglia. “A tavola ci si guardava negli occhi, ci si ascoltava,” racconta, sottolineando quanto fosse centrale la comunicazione. Per lei, la gentilezza passa anche dal condividere il tempo e il cibo insieme, piccoli gesti che rinsaldano i legami.

Il dialogo come fondamento di una famiglia sana

Natale e Caterina, sposati da 47 anni, sono un’altra coppia che ha costruito la propria vita sui valori della gentilezza e del rispetto. Il loro racconto parla della nipote che, con amore e premura, si occupa di loro. Natale si sofferma sul valore del dialogo, ricordando come la comunicazione e la guida familiare siano essenziali per la crescita dei giovani. “Se non si parla, come crescono i bambini? Se non c’è guida, i ragazzi possono facilmente perdersi.” Nelle sue parole c’è una profonda consapevolezza dell’importanza della guida familiare e della presenza costante.

Entrambi sono convinti che i valori come la gentilezza e il rispetto debbano essere coltivati già in famiglia. Per Natale e Caterina, una società più unita e armoniosa nasce dall’educazione e dai piccoli gesti quotidiani che si imparano tra le mura di casa.

La gentilezza come eredità da preservare e trasmettere

Queste testimonianze ci offrono non solo un inno alla gentilezza, ma anche un monito a non lasciar sbiadire il valore delle relazioni autentiche. Giuseppina, Caterina, Manlio e Natale ci ricordano che la gentilezza non è solo un valore, ma un’azione concreta che può cambiare la vita, una carezza che lenisce le ferite e un seme che, piantato nella famiglia, può crescere e trasformare la società.

In un mondo che sembra spesso privo di empatia e immerso nella frenesia, le parole di questi anziani sono un invito a riscoprire la gentilezza come pilastro per il futuro. Tra i loro ricordi e consigli, emerge un ritratto di vite vissute con dignità e rispetto per il prossimo, un’eredità di valore inestimabile per le nuove generazioni.

Un cuore per la gentilezza

In occasione della Giornata della Gentilezza, l’educatrice Beatrice ha coinvolto gli ospiti delle strutture in un’attività speciale per riflettere insieme sul significato della gentilezza. Ha chiesto a ciascuno di loro cosa rappresentasse la parola gentilezza e a cosa la associassero. Le risposte, sempre ricche di riflessioni e emozioni, sono state scritte dentro a dei cuori che gli ospiti stessi hanno creato, rendendo così il loro pensiero un simbolo tangibile di ciò che la gentilezza significa per loro. Questo semplice ma significativo gesto ha permesso di raccogliere pensieri che hanno unito esperienze diverse, ma accomunate dal desiderio di vedere nel prossimo il rispetto e l’umanità.

 

Cerchi una struttura con personale esperto che si prenda cura di un familiare anziano? Compila il form sottostante per maggiori informazioni.

    Banner google OTP OUT Click here to opt-out.

    Confronta