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Amministratore di sostegno, tutore e curatore: differenze e compiti

Posted by Redazione on 22 Novembre 2024
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Quando una persona, specialmente in età avanzata, non è più in grado di gestire i propri affari autonomamente, la legge italiana offre diverse figure di supporto legale e amministrativo. Le tre principali sono l’amministratore di sostegno, il tutore e il curatore, ognuna con funzioni e responsabilità specifiche. Conoscere le differenze tra questi ruoli è fondamentale per comprendere quale sia il più adeguato per tutelare una persona fragile.

Amministratore di sostegno

L’amministratore di sostegno è una figura introdotta dalla legge n. 6 del 2004, pensata per assistere chi ha una ridotta capacità di autonomia, ma non totalmente compromessa. Il suo compito è di aiutare la persona solo nelle aree specifiche in cui ha bisogno di supporto, mantenendo comunque l’autodeterminazione per gli atti quotidiani. Ad esempio, può gestire il patrimonio o prendere decisioni mediche in nome dell’assistito, ma solo per le attività indicate dal giudice tutelare al momento della nomina.

Tutore

Il tutore, invece, viene nominato in casi più gravi, quando la persona è dichiarata incapace di intendere e di volere, come nei casi di interdizione giudiziaria. A differenza dell’amministratore di sostegno, il tutore ha il controllo totale sulle decisioni legali, patrimoniali e personali della persona assistita, che non può agire autonomamente. Il tutore deve sempre operare nell’interesse dell’assistito, ma ogni sua azione è soggetta al controllo del giudice tutelare.

Curatore

Il curatore è una figura prevista per coloro che sono sottoposti a inabilitazione. Questa condizione si applica a chi, pur avendo capacità decisionale limitata (ad esempio per abuso di alcol o droghe), è comunque in grado di gestire gli atti quotidiani. Il curatore non sostituisce l’assistito in tutte le decisioni, ma lo affianca negli atti che richiedono maggiore responsabilità, come la vendita di un immobile o la gestione di beni di valore.

In sintesi, l’amministratore di sostegno interviene solo per le decisioni necessarie, mentre il tutore ha un controllo più ampio e completo, e il curatore affianca la persona in atti specifici. Ogni figura ha un ruolo ben definito, per garantire la protezione e il benessere delle persone più vulnerabili.

amministratore di sostegno

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